La storia
Nel 1951 “la futura regina Elisabetta seconda del Regno Unito fa visita al borgo ragazzi don Bosco in via Prenestina per osservare il sistema di integrazione e formazione dei giovani di quartiere”.
L’area tra centocelle e alessandrino, in cui abitano quasi tutti gli alunni, è in fase di graduale crescita socio - economica e culturale.
Negli anni è andato aumentando anche il numero di ragazzi provenienti da altri paesi, alcuni dei quali hanno difficoltà di integrazione soprattutto per via della poca padronanza della lingua italiana.
L’incidenza della popolazione con cittadinanza non italiana sul totale degli abitanti del municipio è pari al 7,2% ed è in crescita considerano le nuove generazioni.
La scuola interagisce con le istituzioni del territorio (municipio Roma V, asl rmb, XV distretto…) e con le altre risorse del quartiere (teatro quarticciolo, centro Don Bosco, associazioni sportive...)
La scuola si avvale della collaborazione di esperti e associazioni professionali e culturali.
Sussistono rapporti di collaborazione con l'università degli studi "la sapienza", "Roma tre", "tor vergata".